Piera Maggio sabato 1 giugno ha tenuto un incontro a Villa Vaccarino, ospite del MilazzoCultFestival, per parlare della scomparsa di sua figlia Denise Pipitone, bambina di soli 4 anni scomparsa l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo, una città situata nella provincia di Trapani, in Sicilia. Una triste vicenda di cronaca italiana che ha suscitato molta attenzione e interesse mediatico, e che ancora ad oggi a distanza di quasi vent’anni, fa parlare ancora di sè, grazie soprattutto alla mamma che non si è mai persa d’animo e che tutt’oggi cerca la sua piccola Denise con tutte le sue forze.
La scomparsa di Denise è avvenuta davanti casa dei suoi nonni paterni ed era stata vista l’ultima volta alle 11:45 del mattino dalla zia, sorella di Piera Maggio. Il caso ha subito attirato l’attenzione pubblica e dei media, e diverse ricerche e indagini sono state condotte nel tentativo di ritrovare la bambina. Sono stati segnalati vari avvistamenti e presunte piste, ma Denise non è mai stata ritrovata e la sua scomparsa rimane ancora irrisolta. Anche se un presunto avvistamento c’è stato in realtà, ricorda Piera Maggio: quello della guardia giurata a Milano, il 18 ottobre 2004, (un mese dopo la scomparsa della bambina), che come specifica la signora Maggio, aveva chiamato le forze dell’ordine che però intervenirono troppo tardi, quando già il gruppo di rom era andato via. La guardia giurata fece il famoso video, ritraente una bambina molto somigliante a Denise, ma di lei e delle persone che erano insieme a lei non se ne seppe più nulla. Non si riuscì mai a dare un’identità vera e propria a quella bimba, che la guardia giurata confermò sapesse l’italiano perfettamente dalla breve conversazione che aveva avuto con lei, cercando di temporeggiare mentre arrivava la polizia. L’uomo disse anche di aver sentito la signora che era con la bambina, chiamare quest’ultima con il nome “Danas” e alla quale la bimba rispose: “Dove mi porti?”, domanda che Piera Maggio sostiene sia un’ulteriore conferma sulla possibilità che quella bambina potesse essere sua figlia, poichè è strano che una bambina chieda alla propria madre dove la stia portando, oltre al nome così simile a quello della piccola Denise.
Piera Maggio però ci tiene a specificare che non pensa che siano stati i rom a rapire la piccola Denise Pipitone, che se mai sia stata ceduta a loro, dopo essere venuta a conoscenza della testimonianza della guardia giurata. La signora Maggio nonostante i tre gradi di giudizio che hanno scagionato i presunti responsabili (per insufficenza di prove), non ha mai cambiato idea durante questi anni riguardo la responsabilità dei sospettati che tutt’oggi non vogliono parlare. Purtroppo questo caso ha avuto anche altre ingiustizie: solo l’anno scorso, l’ex pm Maria Angioni che si occupò del caso della bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004, aveva sollevato accuse di manipolazione delle indagini sul rapimento, indicando i poliziotti del commissariato locale come responsabili. Queste accuse si sono poi rivelate infondate, portando Angioni ad affrontare un processo per aver fornito false informazioni e una conseguente condanna ad un anno di carcere.
Si è parlato anche del fatto che 19 anni fa, mentalità e tecnologia, fossero differenti da oggi ma che sarebbe auspicabile una Task force che, tempestivamente, decida sul da farsi, in caso di scomparsa di bambini o minori in genere, poiché il fattore tempo gioca un’importanza fondamentale. Alla domanda sulla scomparsa di Kata, la bimba sparita a Firenze, Piera Maggio ha ribadito la necessità di chiudere qualsiasi varco o frontiera possa offrire la possibilità di un espatrio e si sente emotivamente vicina ai genitori, sapendo perfettamente quello che stanno passando in questo momento e ricordando quanto questa vicenda sia purtroppo, molto simile a quella della sua piccola Denise.
Piera Maggio ha voluto ribadire che anche quando sembra che tutto taccia in realtà non è così e la ricerca di Denise, che oggi avrebbe 24 anni, continua imperterrita. Ha sempre voluto fare conoscere Denise al mondo come la bambina incredibile che è stata e la bellissima donna che secondo lei adesso è, e non come un numero o un caso di scomparsa, ma cercando di trasmettere l’affetto e l’amore che ha per lei, sempre. Nel 2022 ha pubblicato un libro intitolato “Denise-Per te con tutte le mie forze”, come dice lei, nella speranza che arrivi alla sua bambina. Nonostante le molte offese, minacce, calunnie e gli errori delle forze dell’ordine, (che spesso si sono soffermate troppo su di lei e poco sulle persone che nutrivano gelosia e invidia nei suoi confronti), questa donna incredibilmente forte non smetterà mai di cercare sua figlia e la verità. Convinta che un giorno ritroverà la sua bambina, ha voluto ricordare i tanti momenti avuti con lei, i baci a pizzicotto, così li ha chiamati, una cosa che era solo loro: l’ultimo se l’erano date proprio qualche ora prima della scomparsa di Denise.